domenica 25 dicembre 2011

Regali di Natale

Sotto Natale capita di scambiarsi regali con le persone care, ma una cosa che non mi aspettavo di certo era quella di ricevere un regalo direttamente dalla mia azienda! A quanto pare qui in Olanda il regalo aziendale è un appuntamento immancabile, e ci sono addirittura aziende specializzate nella gestione di questa operazione.

martedì 4 ottobre 2011

Il cuore verde

Una cosa che mi ha stupito e tutt'ora mi stupisce delle città olandesi è il loro cuore verde, ossia tutta la natura di cui le varie città sono disseminate. Abituato a vedere cemento su cemento, per quanto credessi che la mia città fosse relativamente "verde" rispetto ad altre zone d'Italia, prendere confidenza con Tilburg e le altre città vicine è stato un piacevole shock....

giovedì 1 settembre 2011

Cambio

Dopo aver lavorato per 6 mesi nel call center che mi aveva permesso di mettere piede in Olanda, sono riuscito a trovare qualcosa che mi possa permettere una aspettativa di crescita più sostanziosa.
Per fare un sunto della mia carriera lavorativa, quando ho deciso di espatriare ho iniziato a cercare lavori un pò in tutta Europa.

domenica 3 luglio 2011

Giornate piene

Ok, è un pò che non scrivo.
La vita da soli è sempre molto molto piena... tolte le ore del lavoro, si torna a casa e bisogna cucinarsi da soli (e spesso prima bisogna lavare i piatti del pasto precedente), qualche volta bisogna andare a fare anche spesa (per non ritrovarmi a mangiare anatra arrosto tutti i giorni), qualche volta bisogna fare un pò di esplorazioni (anche solo per capire dove cavolo sta quel negozio che non riesco a trovare nonostante Google Maps).
Il tempo libero svanisce in fretta durante la settimana, un pò come le forze... per fortuna la Domenica ti impone uno stop di relax, anche se personalmente preferirei che Sabato e Domenica fossero scambiate di posto, così dopo il Venerdì mi riposo per bene ed il giorno dopo, con le batterie cariche, trovo i negozi aperti e posso fare un giro :)
Ok, dopo il preambolo/giustificazione, qui sotto troverete una zuppetta quantica di cose interessanti/particolari che sono accadute nel frattempo.

martedì 5 aprile 2011

Casa, home, huis

Trovare casa in Olanda non è una cosa banalissima. Gli olandesi tengono molto al loro verde, quindi cercano di limitare al massimo la costruzione di nuovi edifici che andrebbero a logorare il territorio vegetale intorno alle città (un concetto per noi italiani totalmente inconcepibile, dato che noi siamo abituati ad affogare tutto nel cemento).
In Olanda ci sono sostanzialmente tre tipi di "tetto sulla testa", vediamoli.


The room
Una soluzione veloce ed economica è la classica stanza privata in un appartamento condiviso. Una soluzione molto familiare per gli studenti che cambiano città, o per chi va a fare l'erasmus.

martedì 22 marzo 2011

Urban wilderness

Una cosa che mi stupisce qui in Olanda, giorno dopo giorno, è l'equilibrio simbiontico raggiunto tra noi, gli esseri umani divoratori dello spazio, e gli animali selvatici che vedono la loro serenità minacciata dalla nostra avanzata.
Qui in Olanda questa minaccia non si avverte, ampi prati, boschetti, laghi artificiali permettono agli animali di trovare un angolo tranquillo e la cosa più bella di tutte è vedere come sono abituati alla presenza dell'uomo e ne sono più incuriositi che spaventati.

domenica 13 marzo 2011

Carnevale Olandese

Ok questo post è un pò in ritardo, ma sono stati giorni intensi anche questi (vi spiegherò meglio nel prossimo post).
Il carnevale Olandese è più o meno come quello italiano, con i carri, le maschere etc. La qualità delle realizzazioni quassù mi sembra leggermente migliore, ma forse dipende solo dal fatto che essendo l'economia migliore ci sono anche più soldi da investire in questo tipo di cose, mentre una differenza importante l'ho vista nei riguardi della musica. In italia ho sempre visto carri con musica suonata dalle case, che spesso gracchiavano rendendo il tutto una cacofonia incomprensibile e fastidiosa.

sabato 5 marzo 2011

Busy week

Finalmente questa settimana si è conclusa. "Finalmente" perché è stata molto intensa e lunga, ma anche molto molto piacevole.
Rifletto su come vengo trattato quassù, rifletto sul mondo che mi circonda in questo momento e, per quel che ne posso dire dopo una settimana, lo sento mio, lo sento a misura d'uomo.
Quello che ho lasciato in italia, soprattutto la situazione lavorativa di certi "datori" ora mi fa ribrezzo..... rifletto sui miei lavori passati e mi chiedo come io abbia potuto cedere a dei veri e propri ricatti mascherati da contratto, quando quassù i miei datori si preoccupano per il mio benessere quasi più di me!
Il senso di pace e di distensione che si percepisce ovunque, dall'ambiente lavorativo alle strade, è qualcosa che non pensavo nemmeno possibile prima di mettere piede qui.

sabato 26 febbraio 2011

Open curtains

"Tende aperte". Ebbene si, in questo piccolo gesto riesco a vedere il fulcro della filosofia sociale che gli olandesi (o almeno le prsone che ho incotnrato fino ad ora) hanno reciprocamente.
 Ho iniziato a pensare a questo quando, facendo due passi a Vught per prendere confidenza con l'ambiente, mi sono accorto che tutte le case tengono le tende aperte, ed è possibile vedere dentro cosa sta succedendo: famiglie che mangiano al tavolo, che guardano la tv, che leggono sedute sul divano... vedo in questo piccolo e semplice gesto il sunto del loro modo di comportarsi, che si manifesta continuamente intorno a me. Ma ora passiamo al sunto della giornata, che si è mantenuta ricca di avvenimenti.

venerdì 25 febbraio 2011

Autista, insegua quella città!

Mi sveglio presto, alle 6, con l'intenzione di raggiungere in fretta Eindhoven. Mi preparo, faccio colazione ed ero pronto con i bagagli alle 7. Trovo il numero dei taxi nell'ostello deserto, solo per scoprire che prima delle 8 nessun taxi sarebbe partito. Così mi armo di coraggio, sapendo che l'ostello non era poi molto distante dall'aeroporto e mi accingo nel fare la strada a ritroso da solo.
Appena uscito dall'ostello, ciò che avevo intorno si presentava così:

giovedì 24 febbraio 2011

Sorpresa!

Come volevasi dimostrare le cose non possono mai andare lisce :P
Mentre ero in volo da Roma verso Eindhoven, scopro che non possiamo atterrare per via della nebbia, e veniamo dirottati a Weeze, vicino Dussendorf.
Una volta atterrati, mi ritrovo da sol nel bel mezzo del nulla.... dovevo andare al bagno, dovevo bere, mangiare ed ero da solo.. non potevo lasciare i bagagli incustoditi, e l'autobus per Eindhoven non sarebbe arrivato prima di un paio d'ore (e altre 2 ore sarebbero passate in viaggio) quindi decido di mollare l'idea di raggiungere Eindhoven il giorno stesso, e di fare una ritirata strategica a Weeze, nell'ostello dell'aeroporto.
Pagati i 29€ mi faccio portare da un taxi, scoprendo poi che il tragitto non era poi così lungo (3€ di taxi).
Arrivato in camera mi rendo conto di essere in un qualcosa di molto simile all'ambientazione di Shining... un ostello nel mezzo del nulla, alberi e nebbia tutto intorno, io praticamente da solo in tutto l'edificio... l'ostello infatti è automatizzato, quindi non c'è nessun assistente o addetto del personale.
Mi sono dato una sciacquata nei bagni pubblici dell'ostello (fortunatamente intonsi), ho guardato un paio di puntate di How i Met Your Mother mentre facevo cena con un cornetto vuoto e una pizza da banco, e poi sono andato a dormire ben alle 22 di sera!
Le peripezie della mattina ve le racconterò nel prossimo post....

due foto della stanza dell'ostello

mercoledì 23 febbraio 2011

Packing

Ecco il primo post di questo blog, che è anche l'ultimo (credo) che farò dall'italia. Un'italia con la i piccola è quella che lascio, mentre con i miei bagagli pieni di speranze mi appresto a raggiungere il paese delle biciclette...
Ultimi giorni intensi, milioni di cose da fare, milioni di pensieri in testa, e tanti affetti che rimarranno in italia (ed uno in particolare che spero mi raggiungerà :* )
Perché parto? Fondamentalmente perché sono stufo di questa italia-titanic, già colpita dall'iceberg, che afonda mentre tutti sopra ballano, perchè costruirsi un futuro è sempre più difficile, soprattutto se non si è soli...