sabato 26 febbraio 2011

Open curtains

"Tende aperte". Ebbene si, in questo piccolo gesto riesco a vedere il fulcro della filosofia sociale che gli olandesi (o almeno le prsone che ho incotnrato fino ad ora) hanno reciprocamente.
 Ho iniziato a pensare a questo quando, facendo due passi a Vught per prendere confidenza con l'ambiente, mi sono accorto che tutte le case tengono le tende aperte, ed è possibile vedere dentro cosa sta succedendo: famiglie che mangiano al tavolo, che guardano la tv, che leggono sedute sul divano... vedo in questo piccolo e semplice gesto il sunto del loro modo di comportarsi, che si manifesta continuamente intorno a me. Ma ora passiamo al sunto della giornata, che si è mantenuta ricca di avvenimenti.

venerdì 25 febbraio 2011

Autista, insegua quella città!

Mi sveglio presto, alle 6, con l'intenzione di raggiungere in fretta Eindhoven. Mi preparo, faccio colazione ed ero pronto con i bagagli alle 7. Trovo il numero dei taxi nell'ostello deserto, solo per scoprire che prima delle 8 nessun taxi sarebbe partito. Così mi armo di coraggio, sapendo che l'ostello non era poi molto distante dall'aeroporto e mi accingo nel fare la strada a ritroso da solo.
Appena uscito dall'ostello, ciò che avevo intorno si presentava così:

giovedì 24 febbraio 2011

Sorpresa!

Come volevasi dimostrare le cose non possono mai andare lisce :P
Mentre ero in volo da Roma verso Eindhoven, scopro che non possiamo atterrare per via della nebbia, e veniamo dirottati a Weeze, vicino Dussendorf.
Una volta atterrati, mi ritrovo da sol nel bel mezzo del nulla.... dovevo andare al bagno, dovevo bere, mangiare ed ero da solo.. non potevo lasciare i bagagli incustoditi, e l'autobus per Eindhoven non sarebbe arrivato prima di un paio d'ore (e altre 2 ore sarebbero passate in viaggio) quindi decido di mollare l'idea di raggiungere Eindhoven il giorno stesso, e di fare una ritirata strategica a Weeze, nell'ostello dell'aeroporto.
Pagati i 29€ mi faccio portare da un taxi, scoprendo poi che il tragitto non era poi così lungo (3€ di taxi).
Arrivato in camera mi rendo conto di essere in un qualcosa di molto simile all'ambientazione di Shining... un ostello nel mezzo del nulla, alberi e nebbia tutto intorno, io praticamente da solo in tutto l'edificio... l'ostello infatti è automatizzato, quindi non c'è nessun assistente o addetto del personale.
Mi sono dato una sciacquata nei bagni pubblici dell'ostello (fortunatamente intonsi), ho guardato un paio di puntate di How i Met Your Mother mentre facevo cena con un cornetto vuoto e una pizza da banco, e poi sono andato a dormire ben alle 22 di sera!
Le peripezie della mattina ve le racconterò nel prossimo post....

due foto della stanza dell'ostello

mercoledì 23 febbraio 2011

Packing

Ecco il primo post di questo blog, che è anche l'ultimo (credo) che farò dall'italia. Un'italia con la i piccola è quella che lascio, mentre con i miei bagagli pieni di speranze mi appresto a raggiungere il paese delle biciclette...
Ultimi giorni intensi, milioni di cose da fare, milioni di pensieri in testa, e tanti affetti che rimarranno in italia (ed uno in particolare che spero mi raggiungerà :* )
Perché parto? Fondamentalmente perché sono stufo di questa italia-titanic, già colpita dall'iceberg, che afonda mentre tutti sopra ballano, perchè costruirsi un futuro è sempre più difficile, soprattutto se non si è soli...