sabato 26 febbraio 2011

Open curtains

"Tende aperte". Ebbene si, in questo piccolo gesto riesco a vedere il fulcro della filosofia sociale che gli olandesi (o almeno le prsone che ho incotnrato fino ad ora) hanno reciprocamente.
 Ho iniziato a pensare a questo quando, facendo due passi a Vught per prendere confidenza con l'ambiente, mi sono accorto che tutte le case tengono le tende aperte, ed è possibile vedere dentro cosa sta succedendo: famiglie che mangiano al tavolo, che guardano la tv, che leggono sedute sul divano... vedo in questo piccolo e semplice gesto il sunto del loro modo di comportarsi, che si manifesta continuamente intorno a me. Ma ora passiamo al sunto della giornata, che si è mantenuta ricca di avvenimenti.

Per prima cosa c'è stata una sveglia calma e tranquilla, in un lettone confortevole e caldo, che dopo le disavventre dei giorni scorsi è stato accolto dal mio corpo in maniera estremamente positiva :P
La giornata è continuata con le eplorazioni, infatti mi sono recato a Tilburg insieme a Doortje per vedere un appartamento e parlare con il relativo proprietario (chiamato landlord).
Che l'Olanda sia la patria della bicicletta è risaputo, ma vedere un MARE di biciclette tutte insieme fa veramente tutto un altro effetto! Lascio a voi giudicare, e considerate che secondo i criteri olandesi questo è un misero e piccolo parcheggio:
Abbiamo proseguito cercando la casa da visitare, ma abbiamo commesso un gravissimo errore: siamo usciti senza ombrello! Infatti la sorte ci ha severamente punito facendo piovere :P Per fortuna qui gli ombrelli si trovano anche nelle patatine, quindi abbiamo ripiegato al primo negozio e preso un ombrello da 3€, che qualitativamente corrisponde agli ombrelli italiani da 10€....
Visitato l'appartamento e verificato che gli altri inquilini erano tutti studenti (e quindi ci sarebbero stati problemi di compatibilità) ci accingiamo a tornare alla stazione, accompagnati in macchina dal proprietario, qundo Doortje ha notato una ragazza che piangeva ed è letteralmente corsa a soccorrerla, cercando di consolarla e di farle compagnia, tant'è vero che alla fine siamo andati tutti e tre a prenderci qualcosa da bere in un bar li vicino. Il caso alla fine trattava il classico cuore infranto, ma vedere il calore con cui queste persone, perfettamente sconosciute tra di loro interagiscono è stata una grande e piacevole sorpresa, e credo che questo sia in qualche modo collegato al mio concetto espresso all'inizio del post.
Alla fine siamo tornati a casa, contenti del fatto di aver trasformato delle lacrime in un sorriso...
Vi lascio con la foto del giardino della casa in cui sono ospitato, guardate che meraviglia ( da notare il fiumiciattolo ed il ponte)
Oh dimenticavo: volente o nolente mi sono imbattuto in una cena a base di kebab, che fino ad ora avevo avuto la fortuna di evitare :P Alla fine però sono sopravvissuto, anche se l'impresa è stata ardua :P

2 commenti:

  1. Sta foto me fa troppo scompisciare X°D

    RispondiElimina
  2. le tende aperte e le finestre grandi dalle quali filtra tutta quella luce e le perone vivono alla luce del sole(o della pioggia), la loro intimità nn ha bisogno di tabù....In italia Io e mio marito abitiamo a piano terra e una volta con le tende chiuse serrate abbiamo beccato una persona ke sbirciava...Non voglio fare paragoni o commenti nn credo si possano fare per due paesi così diversi ma la NOSTRA VERITà sicuramente nn è qst in cui viviamo...

    RispondiElimina