L'Olanda e le biciclette

Tutti sanno che l'Olanda è famosa per essere la nazione delle biciclette, piena di piste ciclabili ben costruite, con incroci sicuri e poco traffico.

Ma come è arrivato questo paese ad ottenere un tale risultato? C'é chi pensa che le piste ciclabili siano sempre esistite e perfino alcuni olandesi lo pensano, ma non è affatto cosi!

Dopo la seconda guerra mondiale, tutte le nazioni vissero un perido di prosperità e questo accadde anche all'Olanda. Un aumento della ricchezza procapite si trasformò presto in un aumento del traffico automobilistico, e molti cambiamenti alla rete stradale vennero effettuati per favorire i mezzi a motore, a discapito delle biciclette.
Nel 1971 L'Olanda arrivò ad avere 3300 morti per incidenti legati al traffico automobilistico ( più morti della tragedia delle Torri Gemelle!), di cui purtroppo ben 400 vittime furono minori di 14 anni.
Questa inutile strage provocò molte proteste tra le persone e, complice una crisi petrolifera del 1973, il governo olandese iniziò ad effettuare dei cambiamenti.
Vennero chiusi al traffico i centri storici delle città, ma questo non era sufficiente. A metà degli anni 70, il governo iniziò a progettare piste ciclabili moderne e sicure, e Tilburg fu proprio una delle prime città olandesi a sperimentare questo cambiamento. L'uso della bicicletta crebbe del 75% e questa politica si rivelò essere di enorme successo.
Le morti di minori a causa di incidenti sono passate da piu' di 400 nel 1971 a 14 nel 2010.
Il netto miglioramento della qualità di vita garantito dalla bicicletta ha determinato l'attuale rete ciclabile olandese, i cui problemi sono molto comuni in molte nazioni (soprattutto l'Italia) e le cui soluzioni potrebbero essere un esempio per tutti.
Forse in Italia non si può fare una pista ciclabile che si arrampica per una collina, ma intanto potremmo rendere ciclabili in sicurezza tutte le zone pianeggianti no?